ChatGPT non è la tua, non è tua ma di qualcun altro!

Il potere dell’intelligenza artificiale (IA) è stato rapidamente accettato in tutto il mondo, con sempre più organizzazioni che adottano tecnologie come il machine learning e il deep learning per automatizzare i loro processi aziendali. Tuttavia, c’è sempre una preoccupazione crescente per la sicurezza dei dati. Recentemente, molte aziende come JPMorgan, Amazon, Samsung, Microsoft, Verizon e Accenture hanno vietato l’utilizzo di ChatGPT ai propri dipendenti per il rischio di data leak.

ChatGPT, o Generative Pre-trained Transformer, è uno dei modelli di IA più avanzati al mondo. Creato da OpenAI, questo modello di IA è stato addestrato su una vasta gamma di dati linguistici per produrre risposte a domande e dialoghi coerenti con i suoi utenti.

Tuttavia, questa potente tecnologia può anche essere utilizzata per violare la privacy e la sicurezza dei dati.

Le big tech bannano l’utilizzo di ChatGPT ai dipendenti.

Sempre più aziende del ramo bic tach e non hanno vietato ai propri dipendenti di utilizzare ChatGPT per evitare il rischio di fuga di informazioni sensibili. Ad esempio, JPMorgan ha vietato l’utilizzo di ChatGPT ai propri dipendenti, poiché la banca è preoccupata che il modello di IA possa essere utilizzato per rivelare informazioni riservate sui clienti o sui loro conti bancari.

Anche Amazon ha vietato l’utilizzo di ChatGPT ai propri dipendenti per motivi di sicurezza. La società di ha motivato la sua decisione sostenendo che l’utilizzo di ChatGPT potrebbe consentire ai dipendenti di accedere a informazioni sensibili e confidenziali, come informazioni sui clienti e dati finanziari. Non solo, è stato chiesto ai dipendenti di non condividere codice e informazioni interne, per evitare eventuali data leak.

Non posso non ricordarvi, che pure la Samsung ha vietato ai propri dipendenti di utilizzare ChatGPT per evitare il rischio di fuga di informazioni sensibili sui prodotti in fase di sviluppo. La società sudcoreana ha giustificato la sua decisione sostenendo che la tecnologia di ChatGPT potrebbe essere utilizzata per divulgare informazioni sulle funzionalità dei nuovi prodotti. È inutile ricordarvi che alcuni dipendenti pigri hanno scelto di condividere pezzi di codice per trovare bug e migliorare quanto scritto. Ed è inutile dirvi che è diventato un data leak.

Verizon e Accenture hanno adottato una politica simile e hanno vietato l’utilizzo di ChatGPT ai propri dipendenti per motivi di sicurezza. Tutte queste aziende hanno sottolineato la necessità di proteggere i dati dei clienti e delle aziende da qualsiasi minaccia interna o esterna.

Persino la Microsoft, che vi ricordo detiene una partecipazione multimiliardaria nel progetto ChatGPT di OpenAI e che ha inserito ormai l’intelligenza artificiale in ogni dove, ha dei dubbi. Secondo un nuovo rapporto, l’unità server cloud Azure di Microsoft prevede di vendere una versione alternativa di ChatGPT che gira su server cloud dedicati, dove i dati saranno tenuti separati da quelli di altri clienti.

Le preoccupazioni relative alla sicurezza dei dati hanno spinto molte organizzazioni a valutare attentamente l’uso di tecnologie di IA come ChatGPT. Molti esperti di sicurezza informatica hanno avvertito che l’utilizzo di questa tecnologia potrebbe esporre le aziende a rischi significativi di data leak e violazioni della privacy dei dati.

L’adozione di ChatGPT da parte delle aziende potrebbe comportare la condivisione involontaria di informazioni confidenziali, la divulgazione di segreti commerciali e la violazione della privacy dei dati dei clienti. Inoltre, l’utilizzo di ChatGPT potrebbe anche esporre le aziende a rischi legali.

Conclusione

In conclusione, poi non venite a dirmi che io non ve lo detto, il divieto di utilizzo di ChatGPT da parte di molte aziende per il rischio di data leak e violazioni della privacy dei dati dimostra quanto sia importante la sicurezza dei dati per le aziende moderne. Molti datori di lavoro stanno prendendo sul serio la protezione dei propri dati e delle informazioni dei clienti, vietando l’utilizzo di tecnologie di IA come ChatGPT ai propri dipendenti.

È importante ricordare che ChatGPT è sviluppata da terzi e non sta sui computer degli utenti, quindi non è controllata direttamente da loro. Questo significa che gli utenti finali, così come le aziende stesse che hanno adottato sistemi di IA sviluppati da terzi e non sviluppati da loro, non hanno il controllo completo sulle informazioni che possono essere condivise attraverso questo modello di IA. Di conseguenza, le aziende stanno adottando politiche per limitare il rischio di data leak e violazioni della privacy dei dati.

Sebbene ChatGPT sia una tecnologia molto potente e utile, è importante che le aziende e gli utenti finali valutino attentamente i rischi e i benefici dell’uso di questa tecnologia. La protezione dei dati deve essere sempre la priorità assoluta, in quanto una violazione della privacy dei dati può avere conseguenze disastrose per le aziende, tra cui la perdita di reputazione e di clienti.

In definitiva, la sicurezza dei dati è un argomento che sta diventando sempre più importante per le aziende di tutto il mondo. Le aziende che adottano tecnologie di IA come ChatGPT devono essere consapevoli dei rischi e adottare le misure necessarie per proteggere i propri dati e le informazioni dei clienti. ChatGPT può essere un’ottima tecnologia, ma va utilizzata con cautela per garantire la sicurezza dei dati e la protezione della privacy.

Con questo vi auguro lunga vita e prosperità 🖖 e a questo punto non mi rimane altro da fare che aspettarvi sul mio canale Telegram, dove cerco di pubblicare anche altri contenuti interessanti e utili. Invece se consideri che questa post e guida ti hanno salva la vita, ma soprattutto fatto risparmiare incazzature, puoi offrire una birra media o un caffè qui.

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