Cari amici e amiche, ma soprattutto colleghi e colleghe, oggi voglio affrontare un argomento che dal mio punto di vista è molto importante! Come avrete già capito dal titolo oggi voglio parlarvi e riflettere su questa cosa: Threads non è Twitter e non è nemmeno l’alternativa a Twitter.
Sebbene possano sembrare concetti simili a prima vista, queste due piattaforme hanno scopi e funzionalità che il sottoscritto è pronto a dichiarare come completamente diversi. Assumendosi la responsabilità di tale affermazione.
Quindi all’interno di questa riflessione vi racconto perché per me Threads non è Twitter e non è nemmeno l’alternativa a Twitter, ma in realtà parliamo di un progetto che va ad ampliare una piattaforma che non può essere snaturata come Instagram.
In principio era Project 92, oggi si chiama Threads
Quindi partiamo da qui, verso la fine del mese di Dicembre 2022 e inizio Gennaio 2023 iniziarono a comparire alcuni screenshot e alcuni dettagli intorno a questo misterioso nuovo progetto marchiato Meta, nome in codice Project 92. Tutto era molto misterioso, finché agli inizi di Marzo 2023 i rumors non diventano sempre più forti.
Ed ecco che si arriva ad un certo punto ai primi giorni di Giugno 2023 e durante un dei tanti meeting con i dipendenti, tenuto da Mark Zuckerberg e altri dirigenti di Meta vengono illustrati i piani futuri per l’azienda. D’altronde dopo il flop del Metaverso e tanti altri, con le azioni che erano arrivate ad avere un prezzo ridicolo da qualche parte bisognava ricominciare. Ed ecco che in quella riunione in cui è parlato di intelligenza artificiale generativa e realtà mista. Così come di quelle che sarebbero state le funzionalità IA che verranno gradualmente aggiunte a Instagram, Facebook, Messenger, WhatsApp e WhatsApp Business, e mi fermo qui con tutti i vari dettagli.
Ecco che ad un certo punto compare nella discussione Project 92. Stando a quanto detto da alcuni dirigenti dovrebbe rappresentare la risposta decentralizzata a Twitter. Ed è da qui che si è aperto il dibattito e dove tutti si sono focalizzati sul fatto che questo progetto sarebbe stato l’alternativa.
Partendo da questo screenshot, anzi siamo onesti, foto di una presentazione abbiamo avuto la possibilità di vedere in anteprima la schermata di login, il feed e le risposte ai messaggi. Tutto questo grazie a Chris Cox, Chief Product Officer, che ai tempi ha affermato che si trattava della “risposta a Twitter“. Già lui aveva virgolettato la sua affermazione
Cox ai tempi, aveva comunicato che l’app veniva già testata da alcune celebrità, tra cui DJ Slime, Oprah Winfrey e Dalai Lama e che lo sviluppo era già iniziato a Gennaio. Aggiungendo anche la nuova app sarà basata su Instagram e compatibile con ActivityPub, il protocollo decentralizzato usato da Mastodon.
Meta ai tempi aveva dichiarato ai giornalisti: “Stiamo esplorando un social network decentralizzato autonomo per la condivisione di aggiornamenti testuali. Crediamo che ci sia l’opportunità di creare uno spazio separato in cui creator e personaggi pubblici possano condividere aggiornamenti tempestivi sui loro interessi”.
La sfida sarà: realizzare un sistema decentralizzato come Mastodon
Per poter continuare la mia riflessione, devo fare leva su questa sfida e scelta. Perché la cosa interessante sarà vedere come e in che modo sarà e verrà fatta l’integrazione di Threads con ActivityPub.
Per chi non lo sapesse, questo è il protocollo utilizzato dai social media decentralizzati o che vogliono diventare tali, ed è lo stesso utilizzato da Mastodon.
Come detto prima, ma come vederemo più avanti questa una scelta pensata per rendere più “democratico” il social.
Sono onesto, seguo sottotraccia questo argomento e lo sviluppo di questa app da diversi mesi, ma non so ancora come verrà ottimizzata questa tecnologia su Threads. Quello che io posso notare è che attualmente non c’è un sito dedicato come per Instagram o Mastodon dove si possono vedere già tutti i profili, ma si può risalire al proprio profilo pubblico e al link dedicato ad esso usando questa formula:
Così come si possono condividere i propri messaggi, usando la versione web, grazie al link dedicato:
- https://www.threads.net/@insidetelegram/post/C02dILAi4mHhttps://www.threads.net/@insidetelegram/post/C02dILAi4mH
Però so benissimo che questo non vuol dire che questo è un Fediverso, perché su Mastodon ogni utente può creare un server dove i suoi messaggi vengono mostrati solo in ordine cronologico, senza seguire nessuna logica definita da un algoritmo. Quello che sarà interessante seguire è l’evoluzione e l’integrazione di ActivityPub in stile Mastodon e vedere se Threads sarà capace di spostare per davvero gli utenti.
Perché ad oggi gli utenti che sono su Threads sono quelli che attualmente hanno un profilo Instagram a cui possono collegare questa nuova funzione.
Threads non è Twitter e non è nemmeno l’alternativa a Twitter. Anzi Threads è un’estensione di Instagram
Dopo aver visto quando è nato Threads e dopo aver capito che cosa vogliono fare in casa Meta Inc. con questo progetto. Vediamo perché io considero e affermo che Threads non è Twitter e non è nemmeno l’alternativa a Twitter.
Che cosa sappiamo e che cosa affermano in casa Meta Inc:
- Stiamo lavorando per rendere presto Threads compatibile con i social network aperti e interoperabili che riteniamo possano plasmare il futuro di Internet.
E fin qui è quello che abbiamo visto insieme e quindi non è una novità. Gli altri punti sono:
- Threads è una nuova app, creata dal team di Instagram, per condividere aggiornamenti di testo e partecipare a conversazioni pubbliche.
- Accedi utilizzando il tuo account Instagram e i post possono essere lunghi fino a 500 caratteri e includere link, foto e video lunghi fino a 5 minuti.
A questo aggiungiamo come vine presentata l’app Threads in Apple Store e Google PlayStore:
Threads è il luogo in cui le community si riuniscono per discutere di tutto, dagli argomenti che ti interessano oggi a ciò che sarà di tendenza domani. Qualunque cosa ti interessi, puoi seguire e connetterti direttamente con i tuoi creatori preferiti e altri che amano le stesse cose o creare un tuo fedele seguito per condividere le tue idee, opinioni e creatività con il mondo.
Aggiungo anche quelle che sono state le parole di Mark Zuckerberg parlando dell’app Threads:
Threads è uno spazio pubblico aperto e amichevole per la conversazione. La nostra visione è quella di prendere le parti migliori di Instagram e creare una nuova esperienza per testo, idee e discussioni su ciò che hai in mente. Penso che il mondo abbia bisogno di questo tipo di comunità amichevole e sono grato a tutti voi che fate parte di Threads dal primo giorno.
Partendo da tutte queste informazioni e dopo aver smanetto con Threads vi dico: per me Threads non è Twitter e non è nemmeno l’alternativa a Twitter, ma bensì una funzione extra ed esterna a Instagram.
Perché tutto quello che oggi è stato introdotto in Threads va ad ampliare quello che viene richiesto ormai da anni:
- la possibilità di mettere link nei post
- la possibilità di ricondividere i contenuti di altri utenti
- la possibilità di creare delle conversazioni intorno ad un argomento
Cose che in alcuni casi Meta è riuscita a mettere una pezza ed accontentare gli utenti, basta vedere i Canali di Broadcast, ma che non hanno preso tanto piede e Profilo di gruppo, ma anche questa funzione non è che sia stata molto gradita e utilizzata fino ad oggi.
Invece Threads è esploso e lo ammetto che i 70 milioni di iscritti nel giro di 48 ore a questa piattaforma non mi sorprendono. Perché effettivamente questa app e funzione esterna ad Instagram da la possibilità di creare una vera comunità e stare a contatto con essa. Inoltre, chi visita il profilo Threads di una persona può andare a vedere anche il profilo Instagram e qualche collega ha già notato un incremento di qualche follower acquisito in queste ore.
Però rimane il fattore chiamato futuro, non tanto di come l’app e la funzione Threads di Instagram verrà aggiornata, migliorata e mantenuto, ma di come gli utenti accetteranno questa novità e continueranno nel tempo ad utilizzarla. Perché ad oggi dati alla mano e analisi basilare, non mi pare di aver visto tutta questa super mega attività.
Se prendo in considerazione progetto come quello di Techcrunch presente sia su Twitter, sia su Threads, mi accorgo che tutta questa esplosione e interesse degli utenti “che si sono spostati in massa” (cit quelli bravi) io non è che la vedo.
Si se ci basiamo sulle vanity metrics, quasi la nuova piattaforma risulta più attiva e più incisiva, ma la legge dei grandi numeri e quella del web non ci fanno sorridere. Certo siamo solo agli inizi e sicuramente ne vederemo delle belle.
Threads mi ha un pochino deluso
Tutto bello tutto figo, ma non è oro tutto ciò che luccica. Infatti, quando sai che da Gennaio si lavora intensamente allo sviluppo di una app, vedi decine di screenshot e sai che Threads sarà collegata ad un’altra piattaforma che usi da anni come Instagram, ti aspetti di vedere alcune cose super essenziali già disponibili:
- far capire agli utenti di Instagram che si è presenti su Threads. Oggi abbiamo solo la segnalazione agli utenti di Threads che si è presenti su Instagram
- rendere disponibili le statistiche. Non dico a tutti, ma visto che molti di quelli che utilizzano Threads oggi sono utenti che hanno un profilo Instagram Business, ci si aspetta di vedere un pochino le metriche di come stanno andando le cose.
- la possibilità di recuperare il link di un post in app come succede su Instagram, Telegram, Twitter e Facebook. Come dicevo prima, uno deve andare dal proprio computer, sul suo profilo e poi copiare il link.
- se ti poni come rivale di Twitter e la tua app si base su Instagram, uno si aspetta di poter importare tutte le informazioni da Instagram, come per esempio tutti i link collegati alla bio.
- se ti poni come alternativa e rivale a Twitter, con l’app che si basa su un progetto evoluto come Instagram uno si aspetta di poter dare anche una categoria di appartenenza.
- per non parlare se l’utente ha un profilo Instagram Business dovrebbe avere la possibilità di aggiungere anche le altre informazioni come numero di telefono e mail.
- trovo una cazzata non poter modificare un post
Ci sono tante altre cose che mancano e tante altre cose che possono essere introdotte.
Conclusione
Personalmente Threads ha sicuramente la prospettiva di diventare un ottimo strumento di comunicazione se si cercherà di essere originali e si cercherà di collegarlo al proprio profilo Instagram. È sicuramente l’estensione che a differenza di IGTV, i Canali di Broadcast e i Profili di Gruppo, darà molte più soddisfazioni alla società Meta Inc.
Bisognerà far capire agli utenti comuni, ma anche alle aziende o ai liberi professionisti, che una volta aperto Threads e collegato al proprio profilo Instagram ad oggi non si può rinunciare al profilo Threads, perché verrà cancellato pure il profilo Instagram.
In conclusione volevo ringraziare Alessandro Paluzzi, perché è stato uno dei profili Twitter più attivi e che ho seguito di più in questi mesi per studiare l’evoluzione e lo sviluppo di Threads.
Potete esprimere il vostro parere sul Threads non è Twitter e non è nemmeno l’alternativa a Twitter, senza dovervi per forza registrare. Basta scrivere il commento e inviarlo.
Con questo vi auguro lunga vita e prosperità e a questo punto non mi rimane altro da fare che aspettarvi sul mio canale Telegram, dove cerco di pubblicare anche altri contenuti interessanti e utili. Invece se consideri che questa post e guida ti hanno salva la vita, ma soprattutto fatto risparmiare incazzature, puoi offrire una birra media o un caffè qui.