Il deepfake è una tecnologia emergente che sta attirando sempre più attenzione nel mondo della tecnologia e della sicurezza informatica.
Grazie alle intelligenze artificiali come Dall·E, ChatGPT e Midjourney, è possibile creare video, immagini e audio che sembrano autentici ma in realtà sono falsi. Siamo partiti qualche anno fa con il video deepfake di Renzi mandato in onda da Striscia la notizia, siamo passati per alcuni bot per Telegram e oggi siamo arrivati ad avere le foto di Trump in galera e del Papa Francesco vestito con un giubbotto Moncler e non solo.
Attenzione, la tecnologia AI può essere utilizzata per scopi pacifici e di utilità, come la creazione di video virali o la produzione di effetti speciali nei film. Esiste anche il rischio che venga utilizzata per scopi malintenzionati, come la diffusione di notizie false o addirittura arrivando alla manipolazione delle elezioni. Si, le foto di Trump in galera possono influenzare l’opinione pubblica e soprattutto quelle persone poco attente.
In questo articolo, esploreremo il rischio del deepfake e delle immagini fake, e come le intelligenze artificiali come Dall·E, ChatGPT e Midjourney possono contribuire a mitigare questo rischio.
Cosa sono i deepfake?
Il termine “deepfake” deriva dalla combinazione delle parole “deep learning” e “fake”. Si tratta di una tecnologia basata sull’intelligenza artificiale che consente di creare video, immagini e audio che sembrano autentici ma in realtà sono falsi.
Questa tecnologia utilizza algoritmi di apprendimento automatico per analizzare e riprodurre l’aspetto, la voce e il comportamento delle persone.
Il deepfake può essere utilizzato per creare contenuti divertenti come video virali, possono essere utilizzati nella produzione di effetti speciali nei film per esempio la sostituzione di una battuta di un attore, ma anche per la diffusione di notizie false o la manipolazione delle elezioni. In quest’ultimo caso vi ricordo il video di Renzi trasmesso in prima serata da Striscia la Notizia, è la discussione nata intorno e le foto di Donald Trump che vedete qui sotto.
Inoltre, questa tecnologia può anche essere utilizzata per creare contenuti pornografici falsi e diffondere la diffamazione e il bullismo online. In tempi non sospetti ne parlai all’intero di questo articolo.



Come funziona il deepfake?
Alla base del deepfake e delle immagini fake c’è una rete neurale artificiale, un tipo di algoritmo di apprendimento automatico, per creare contenuti falsi. La rete neurale analizza i dati di input, come testo, video, immagini e audio, e li utilizza per creare un modello di apprendimento automatico. Questo modello viene poi utilizzato per generare un nuovo contenuto, come un video o un’immagine, che sembra autentico ma è in realtà falso.
Potete dirmi se le immagini qui sopra non sembrano reali? Potete esserne certi che vedendole con la giusta narrazione non cadiate nella trappola?
Il deepfake e le immagini fake utilizzano anche la tecnologia di face swapping, che consente di scambiare i volti delle persone nei video o nelle foto. Questa tecnologia può essere utilizzata per creare video o foto in cui le persone sembrano dire cose che non hanno mai detto o per creare immagini false di persone che sembrano essere in luoghi in cui non sono mai stati.
Il rischio del deepfake
Il deepfake e le immagini fake rappresentano sempre di più un rischio per la sicurezza informatica e la privacy delle persone. La tecnologia può essere utilizzata per diffondere notizie false, manipolare le elezioni e diffondere la diffamazione e il bullismo online. Inoltre, il deepfake può essere utilizzato per creare contenuti pornografici falsi che possono danneggiare la reputazione delle persone.
Mi assumo la responsabilità della seguente affermazione: il deepfake rappresenta anche un rischio per la sicurezza nazionale. Questo perché, questa tecnologia può essere utilizzata per creare video falsi che sembrano essere stati realizzati da leader politici o militari.
Questi video possono essere utilizzati per creare tensioni tra paesi o per influenzare le decisioni politiche. Inoltre, il deepfake può essere utilizzato per creare video di confessioni false o per diffondere false accuse contro individui o gruppi.
Ecco due esempi al volo:
- Il deepfake di Putin che dichiara la pace con l’Ucraina
- Il fake della foto di Putin inginocchiato ai piedi di Xi Jinping
Inoltre, il deepfake può anche essere utilizzato per creare attacchi di phishing, in cui gli hacker utilizzano video falsi per ottenere accesso a informazioni sensibili come password e informazioni finanziarie.
Catastrofismo, per catastrofismo, ve la butto là pure questa affermazione: la tecnologia del deepfake può essere utilizzata per creare video di attacchi terroristici o incidenti automobilistici che possono causare panico e instabilità sociale.
Come le intelligenze artificiali come Dall·E, ChatGPT e Midjourney possono mitigare il rischio del deepfake!
Vi sembrerà strano, ma queste tecnologie e soprattutto le intelligenze artificiali come Dall·E, ChatGPT e Midjourney possono contribuire a mitigare il rischio del deepfake e immagini fake attraverso la creazione di strumenti e tecniche di rilevamento dei deepfake, delle immagini fake o testi realizzati per la creazione di una fake news.
Analizziamo e scopriamo insieme come queste tre AI possono aiutare a combattere i contenuti deepfake, le immagini fake e i testi fake generati grazie ad esse.
Dall·E: è un’IA sviluppata da OpenAI che utilizza una rete neurale per generare immagini a partire da testi descrittivi.
L’IA è stata addestrata su una vasta gamma di immagini e testi e può creare immagini altamente realistiche a partire da descrizioni testuali. Dall·E può anche essere utilizzato per rilevare i deepfake, in quanto è in grado di identificare le differenze tra le immagini autentiche e quelle create dal deepfake.
ChatGPT: è un’IA sviluppata da OpenAI che utilizza una rete neurale per generare testo.
L’IA è stata addestrata su una vasta gamma di testi e può generare testi altamente realistici. ChatGPT può anche essere utilizzato per rilevare i deepfake, in quanto è in grado di identificare le differenze tra i testi autentici e quelli generati dal deepfake.
Midjourney: è un’IA sviluppata da UC Berkeley che utilizza una tecnica chiamata “neural style transfer” per creare immagini che combinano lo stile di una immagine con i contenuti di un’altra immagine.
Midjourney può essere utilizzato per rilevare i deepfake, in quanto è in grado di identificare le differenze tra lo stile dell’immagine originale e lo stile dell’immagine creata dal deepfake.
Inoltre, le intelligenze artificiali come Dall·E, ChatGPT e Midjourney possono essere utilizzate per sviluppare tecniche di autenticazione che possono prevenire l’utilizzo del deepfake. Ad esempio, Dall·E può essere utilizzato per creare immagini autentiche di passaporti, carte di credito e altri documenti di identità. Queste immagini possono essere utilizzate per autenticare l’identità delle persone in modo sicuro e affidabile.
ChatGPT può essere utilizzato per sviluppare sistemi di autenticazione vocali che possono prevenire l’utilizzo del deepfake nelle conversazioni vocali. Questi sistemi possono riconoscere le caratteristiche vocali uniche di una persona e utilizzarle per autenticare la sua identità.
Midjourney può essere utilizzato per sviluppare tecniche di autenticazione visive che possono prevenire l’utilizzo del deepfake nelle immagini. Ad esempio, Midjourney può essere utilizzato per creare watermark unici che possono essere utilizzati per autenticare le immagini.
Un’altra idea è quella di utilizzare le intelligenze artificiali come Dall·E, ChatGPT e Midjourney per sviluppare algoritmi di rilevamento del deepfake. Questi algoritmi possono identificare le caratteristiche del deepfake, come l’assenza di movimento naturale degli occhi e delle labbra, la mancanza di movimenti casuali del viso e la presenza di artefatti digitali.
Ci sono anche altre tecnologie che possono essere utilizzate per rilevare i deepfake, come la tecnologia blockchain. La tecnologia blockchain può essere utilizzata per archiviare le immagini e i video autentici in modo che possano essere facilmente confrontati con quelli generati dal deepfake. Inoltre, la tecnologia blockchain può essere utilizzata per garantire la provenienza delle immagini e dei video, in modo da prevenire la manipolazione.
Nonostante le tecnologie di rilevamento del deepfake siano in continua evoluzione, gli esperti avvertono che gli hacker e malintenzionati possono sempre trovare modi per eludere queste tecnologie. Pertanto, è importante che le persone siano consapevoli del rischio del deepfake, delle immagini fake e delle fake news, e imparino a riconoscere i segnali di avvertimento.
Come riconoscere un deepfake?
Ci sono alcune cose che le persone possono fare per riconoscere i deepfake. In primo luogo, è importante prestare attenzione alla qualità dell’immagine o del video. I deepfake spesso presentano artefatti digitali, come pixel sfocati o bordi frastagliati.
In secondo luogo, è importante prestare attenzione ai dettagli nell’immagine o nel video. Ad esempio, i deepfake spesso presentano occhi che non si muovono in modo naturale o labbra che non si sincronizzano con l’audio. Inoltre, i deepfake spesso presentano sfondi sfocati o poco realistici.
In terzo luogo, è importante prestare attenzione alla fonte dell’immagine o del video. Ad esempio, se un video sembra essere stato caricato da un’account non verificato o da un sito web sconosciuto, potrebbe essere un deepfake.
Inoltre, è importante prestare attenzione al contenuto dell’immagine o del video. Ad esempio, se un video sembra troppo incredibile per essere vero o se contiene accuse o dichiarazioni controverse, potrebbe essere un deepfake.
Sul serio avete creduto che queste due immagini fossero vere?


Conclusioni
Il deepfake è una tecnologia in rapida evoluzione che presenta molteplici rischi per la sicurezza. Le intelligenze artificiali come Dall·E, ChatGPT e Midjourney possono contribuire a mitigare il rischio del deepfake attraverso la creazione di strumenti e tecniche di rilevamento dei deepfake.
Le intelligenze artificiali come Dall·E, ChatGPT e Midjourney possono essere utilizzate per sviluppare tecniche di autenticazione che possono prevenire l’utilizzo del deepfake. Nonostante le tecnologie di rilevamento del deepfake siano in continua evoluzione, gli esperti affermano che la consapevolezza del pubblico è essenziale per prevenire l’utilizzo del deepfake. La comprensione dei segnali di avvertimento del deepfake può aiutare le persone a evitare di condividere informazioni false e proteggere la loro reputazione e sicurezza.
Le autorità governative dovrebbero adottare politiche e leggi volte a prevenire l’utilizzo del deepfake a scopo fraudolento. Le tecnologie di rilevamento del deepfake e le tecniche di autenticazione dovrebbero essere utilizzate per garantire l’accuratezza e l’integrità delle informazioni e dei dati.
In sintesi, il deepfake rappresenta una minaccia per la sicurezza e la privacy, ma le tecnologie di intelligenza artificiale possono essere utilizzate per mitigare il rischio. La consapevolezza del pubblico e la collaborazione tra le istituzioni governative e le aziende tecnologiche sono fondamentali per prevenire l’utilizzo del deepfake a scopo fraudolento e proteggere la società dall’impiego di informazioni false.
Con questo vi auguro lunga vita e prosperità e a questo punto non mi rimane altro da fare che aspettarvi sul mio canale Telegram, dove cerco di pubblicare anche altri contenuti interessanti e utili. Invece se consideri che questa post e guida ti hanno salva la vita, ma soprattutto fatto risparmiare incazzature, puoi offrire una birra media o un caffè qui.