L’importanza del link building non è diminuita negli ultimi anni, anzi per dire la verità questa tecnica è migliorata ed è cambiata negli anni. Questo perché il modo di fare SEO in modo efficace negli anni è diventato un lavoro da una parte più difficile e allo stesso tempo molto più serio, con regole più severe e giuste. Questo significa che ottenere traffico organico e scalare le SERP che desideri oggi non è esattamente lo stesso come ai vecchi tempi in cui potevi acquistare alcuni link e raggiungere la cima delle SERP posizionandosi tra i primi 5 risultati nel giro di poche settimane.
Quindi la domanda è questa: come puoi ancora acquisire collegamenti/link forti e autorevoli nel mondo corretto di oggi?
La risposta a questa domanda, diciamo che potresti averla sotto il tuo naso, infatti basta allungare la mano e farsi piazzare nelle link roundup.
In questo articolo vorrei iniziare a parlare di link building, un tema che in passato ho affrontato più volte durante i corsi SEO che mi hanno visto impegnato come insegnante, ma che rimane sempre estremamente interessante perché presenta sfide sempre nuove che chi lavora nel web marketing deve saper affrontare con il giusto approccio quotidianamente e nel tempo. Perché fare link building non è una tecnica o un’azione che fai oggi e poi ti fermi per sempre, ma è un lavoro che va seguito nel tempo.
Diciamo che a volte ottenere link esterni in quantità è piuttosto semplice e sembra quasi una cosa alla portata di tutti, non a caso in passato far ottenere un gran numero di backlink al proprio sito senza badare troppo alla loro provenienza era la prassi entrare in diverse directory e raccolte di siti. Con gli anni, però, i motori di ricerca hanno cominciato a dare sempre più importanza alla qualità non solo dei contenuti, ma anche dei link che un sito riceve dagli altri.
Oggi il lavoro di un link builder consiste nel riuscire a creare link al sito della migliore qualità possibile. Non è facile, ma il bello sta proprio in questo, cioè chi si occupa di fare link building deve avere sempre un occhio e la soprattutto la mente aperta su quelle che sono le novità del web e ricercare costantemente possibili nuovi canali da utilizzare per rafforzare la link popularity di un sito.
La tecnica di cui vi voglio parlare oggi consiste nel riuscire ad inserire un link al vostro sito in blog attinenti alla vostra nicchia di mercato. No, oggi non voglio parlarvi dei guest post quello lo farò più avanti e non vi parlerò di altre tecniche collegate al link building, oggi voglio parlarvi proprio dei link roundup.
Che cosa sono i link roundup?
Tradotto in italiano, link roundup significa “raccolta di link”. Queste raccolte altro non sono che dei post pubblicati in un blog con cadenza regolare che presentano ai lettori una lista di contenuti interessanti relativi alla nicchia di cui tratta quel determinato blog. In sostanza, si tratta di una serie di rimandi a contenuti presenti in altri siti che il blogger ha trovato in rete e ha reputato talmente interessanti da meritare di essere citati nel suo blog.
Come generare traffico grazie ai link roundup?
1. Creare contenuti freschi e di qualità:
Indipendentemente dalla tecnica che vuoi usare per portare traffico al tuo sito, da quello gratuito a quello a pagamento, passando per questa attività di link building, senza avere contenuti di qualità non si va da nessuna parte.
Lo so che tutti dicono la stessa identica cosa e lo so che questa cosa dei contenuti freschi, di qualità, etc. è una cosa trita e ritrita, ma sfortunatamente ancor oggi si cercano di mettere in pratica tecniche SEO senza contenuti o con contenuti da una sola riga.
Partiamo da questa domanda: perché alcune aziende, liberi professionisti o blogger alle prime armi creano regolarmente dei post?
Prima di rispondere, poniamoci anche questa domanda: perché le aziende, liberi professioni o blogger alle prime armi, creano contenuti all’interno dei quali inseriscono link a dei contenuti esterni al loro blog? Perché lo fanno? Perché decide di far uscire gli utenti dal suo sito per visitarne un altro, che magari tratta gli stessi argomenti?
Lo fanno solo ed esclusivamente perché i contenuti che suggeriscono sono davvero interessanti e utili per i lettori e quindi quei link, sembra strano ma vero, contribuiscono a dare valore ai loro contenuti e ai loro utenti. Quindi il contenuto è l’ingrediente fondamentale che determinerà l’esito dell’attività SEO o di link building. Ovviamente, in fase di stesura del contenuto, così come nella scelta del contenuto esterno da inserire, dovrà essere a sua volta un pezzo unico, utile e interessante, che sviscera nel dettaglio un determinato argomento.
Prendiamo questo esempio pratico:

All’interno di questo articolo vengono elencati alcuni consigli per essere un content marketer efficiente, l’autore del contenuto, per rafforzare ed offrire ulteriori informazioni su quello che è un piano editore, quali sono i tool dedicati al social media analytics e i tool dedicati alla programmazione dei post, ha scelto di basarsi su contenuti esterni e che ha valutato siano all’altezza delle sue esigenze.
Perché si parla di contenuto fresco?
Quando si parla di contenuto fresco, non si intende un articolo scritto di recente, ma di un contenuto che sia più aggiornato rispetto agli altri post presenti in rete che trattano dello stesso tema.
Esempio: se metti su Google o Bing la quety “i 10 miglior tool per il social media analytisc” escono fuori un sacco di contenuti, uno più bello dell’altro e con elenchi a volte quasi identici. Però quando entri all’interno di questi post ti ritrovi che su 10 tool, solo la metà è ancora funzionante oppure che fanno le cose elencate nel post. Infatti capita spesso che molto di questi tool spariscano dal mercato oppure che si evolvano e non abbiano le funzionalità elencate dall’autore del post.
Cosa deve fare l’autore di un post del genere?
Per far si che il suo contenuto sia sempre fresco, deve tenere sotto controllo sistematicamente l’articolo controllando l’evoluzione dei tool segnalati, aggiornando il post togliendo o aggiungendo le funzioni per ogni tool segnalato oppure se il tool non esiste più, ma è stato sostituito da uno migliore segnalare quest’ultimo.
2. Trovare dei blog a tema che propongano link roundup a cadenza regolare
Una volta che il contenuto fresco e di qualità è stato preparato ed è pronto per essere dato in pasto, possiamo procedere alla ricerca di blog a tema che potrebbero inserirlo in uno dei loro link roundup.
Come fare?
Possiamo effettuare delle ricerche su Google di questo genere:
- keyword + “monthly roundup”
- keyword + “best posts of the week”
- keyword + “articoli della settimana”
- keyword + “i migliori post”
Questi sono solo un paio di esempi di come cercare e trovare blog a tema che propongano link roundup, sta a voi testare altre combinazioni o meglio fare le ricerche in base alla propria nicchia di mercato. L’unica cosa che vi invito a stare molto attenti e di ricordarvi sempre, è di filtrare i risultati in modo da trovare dei blog effettivamente attivi e aggiornati.
In questo caso, vi basta andare su Google e cliccare su “Strumenti di ricerca” subito sotto la barra di ricerca, quindi su “Qualsiasi data” e selezionare “Ultimo anno”. Inoltre, vi regalo un’altra fonte di ricerca per blog che propongono il link roundup. Sto parlando del social Twitter, infatti a quanto pare è un buon canale per trovare blog che prevedono dei link roundup regolari.
Consiglio spassionato:
Non vi soffermate sui primi risultati, indipendentemente che cercherete blog e blogger che fanno link roundup sui motori di ricerca o Twitter, perché questo tipo di lavoro vi deve spingere ad essere curiosi e cercare le miglior fonti.
3. Contattare il blogger
L’ultimo step consiste nel contattare il blogger per proporgli di aggiungere il vostro contenuto al suo prossimo roundup di link. Però prima di fare questa cosa, mi permetto di offrire un altro piccolo consiglio spassionato.
Prima di contattare il o i blogger, aprite Google Drive e create un foglio di calcolo dal titolo “link roundup mappa” all’interno del quale create queste colonne:
- URL: dominio del sito scelto
- Nome contatto: il nome dell’autore dei post o la redazione, se si tratta di un progetto editoriale ben strutturato
- e-mail: la mail dell’autore dei post o della redazione
- DA: domain authority offerta dal tool Moz
- ZA: domain authority offerta dal tool SEOZoom
- Stato: lo stato, se la proposta di link roundup è stata rifiutata, se è attiva oppure se è stata completata
- Note: qualsiasi altra informazione utile sull’autore, il sito e il tipo di attività di collaborazione avuta, eventualmente si possono aggiungere le informazione collegate alla conversione ottenuta da questa collaborazione.
Come contattare l’autore di un blog?
Il mio consiglio è quello di realizzare una mail, che abbia questi elementi:
- Nella riga dell’oggetto, specificare da subito perché si è scelto di inviare loro un’e-mail.
- Cerare di dare una parvenza di e-mail personalizzata, quindi mettendo con il nome dell’autore dei post o della redazione.
- Cercare di mantenere il corpo dell’email breve e arrivare al punto.
- Personalizza l’e-mail con il nome della raccolta che hai trovato e quale è stata la fonte (motore di ricerca o Twitter).
- Dare una panoramica generale e succinte del post che viene proposto per il link roundup.
- Allegare il link all’articolo
- Concludere la mail ringraziando per la disponibilità.
Se sarete bravi a creare un contenuto di qualità e a presentarlo nella giusta maniera ai blogger, avrete buone possibilità di ottenere dei link roundup di buona qualità.
I link roundup offrono senza dubbio delle belle sfide per i link builder, ma se sarete in grado di affrontarle ed uscirne vincitori, avrete ottenuto dei backlink di qualità al vostro sito da blog a tema.
Conclusione
Ecco questo è quello che ritengo sia utile di sapere sul link roundup che ogni link builder deve mettere in pratica per se e per i suoi clienti. Se ne conosci altre tecniche oppure piattaforme dedicate al link builder, lascia un commento qui sotto.